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La verifica della integrità strutturale degli organi meccanici rappresenta certamente una fase importante del ciclo di progettazione, almeno per quei prodotti merceologici che sono chiamati a resistere all'azione di carichi. Unitamente a ciò, l'esigenza di produrre con costi e tempi sempre minori ma con qualità crescente impone l'utilizzo di tecniche avanzate di progettazione che potremmo raggruppare sotto il nome di "PROTOTIPAZIONE VIRTUALE". In effetti la modellazione ad Elementi Finiti consente di realizzare una rappresentazione virtuale del comportamento strutturale di un determinato oggetto. È così possibile, prima ancora di costruire il pezzo, sapere se esso sarà in grado di resistere alle forze che lo sollecitano durante l'utilizzo per il quale è stato progettato. I vantaggi che derivano da questo approccio alla progettazione, sia in termini di tempo sia sotto l'aspetto economico, sono fin troppo evidenti perchè ci si soffermi su questo punto.Tuttavia occorre andare cauti nell'utilizzo di strumenti così evoluti: infatti, se da un lato i benefici che si traggono dall'analisi numerica delle strutture sono notevoli per il progettista intenzionato ad esempio a vagliare diverse soluzioni di uno stesso progetto cercando quella ottimale, dall'altro lato è indispensabile esercitare un forte controllo sui dati in ingresso al codice di calcolo e sui risultati che questo presenta.

Ecco allora definirsi il ruolo dello Strutturista, cioè di quell'individuo che si fa carico di implementare il modello ad Elementi Finiti della struttura da calcolare (costruendo la geometria, valutando il tipo di elemento da impiegare, imponendo le opportune condizioni al contorno - forze e vincoli), di valutare la bontà numerica del calcolo, di interpretarne i risultati, di utilizzare gli stessi per effettuare le analisi sulle varie parti della struttura e infine di validare eventualmente il modello adottato attraverso l'effettuazione di prove sperimentali (ad esempio estensimetriche). Va da sè che questa figura professionale deve avere profonde conoscenze nella Meccanica dei Solidi, nel Calcolo Strutturale, nel Calcolo Numerico e, ovviamente, nella teoria del Metodo degli Elementi Finiti.

Oggigiorno purtroppo, per ragioni di tipo prevalentemente commerciale che tendono ad esaltare la facilità di utilizzo del software omettendo le fonti di pericolo che derivano da un suo uso improprio, accade che utilizzatori scarsamente preparati per questa funzione presentino dei risultati ottenuti sulla base di ipotesi quantomeno azzardate (mesh inadeguata, tipo di elemento non adatto al fenomeno che si vuole indagare, vincoli e carichi che non rispettano la realtà, ecc.): le conseguenze di tutto ciò assumono diversi livelli di gravità relativamente al settore in cui l'utente si trova ad operare. Appare allora evidente che questa fase delicata del ciclo di progettazione (almeno durante le verifiche strutturali finali) non può né deve essere affidata a chicchessia, ma a professionisti che abbiano specificatamente questo ruolo, siano essi impiegati, consulenti o collaboratori occasionali.

CG CAE esiste proprio per questo: offrire un supporto professionale di alto livello nell’ambito della simulazione del comportamento termo-strutturale di assiemi meccanici complessi.